Su Il Riformista, un’intervista a Giordano Bruno Guerri su Giorgia Meloni.
Veniamo da anni di diplomazia formale, oggi l’amicizia tra i leader conta?
«Sta tornando a contare. Ricordo le risate in pubblico tra Eltsin e Clinton, l’amicizia tra Clinton e Tony Blair, solo per fare un esempio. Sembravano amici di vecchia data. Poi è cambiato tutto, con l’11 settembre tutti hanno assunto un contegno più freddo. Lei sa fare la populista senza scadere negli eccessi, senza strafare. Ecco perché dico che è un personaggio innovativo, che ha inventato un genere. Se non capitano incidenti, rimarrà al potere a lungo. Anche perché, come dicevo, non è ricattabile: la sua relazione con il potere è quella di un capo. Non le interessa il denaro, ma la capacità di guida di una comunità che è sempre più larga».
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