Il Sole24ore riporta e commenta  la notizia che Tax Justice Network ha pubblicato la sua classifica annuale dell’indice di segretezza finanziaria, con cui viene valutata la capacità dei vari paesi di attrarre ricchezze occulte provenienti da altri paesi.

L’indice viene calcolato moltiplicando il livello di segretezza (giuridica e finanziaria) del paese per il volume delle attività finanziarie realizzate all’interno dello stesso paese dai non residenti.

Nella classifica di questo anno gli USA hanno raggiunto il secondo posto, sorpassando la Svizzera, e il Regno Unito ha raggiunto la dodicesima posizione partendo dalla 23-esima di due anni fa.

Secondo John Christensen, direttore e fondatore di Tax Justice Network, «l’aumento del Financial Secrecy Index nel Regno Unito solleva serie preoccupazioni sulla strategia post Brexit per trasformare la City di Londra in una “Singapore sul Tamigi”. Ciò dovrebbe essere particolarmente preoccupante per i Paesi della Ue, che hanno invece ridotto il loro tasso di segretezza finanziaria dell’8%, mentre il Regno Unito l’ha aumentato del 26%».

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