Girl on the Net su Esquire introduce il fenomeno del cuckolding, parafilia in cui una persona, in modo consapevole e volontario, spinge il proprio compagno a vivere esperienze sessuali con altri individui.
Perché qualcuno dovrebbe essere appassionato di cuckolding? Come per ogni feticcio sessuale, è difficile individuare una ragione particolare, ma gli psicologi hanno suggerito che la gelosia sessuale — e l’eccitazione che ne deriva — potrebbe essere legata alla biologia. Nel suo libro Insatiable Wives, lo psicologo David Ley descrive la possibilità che guardare la propria moglie con un altro ecciti perché in questo modo si è pronti a competere e “battere” il suo sperma. «Questa fantasia esiste da sempre, come il matrimonio e la sessualità», afferma, sottolineando che i riferimenti alla pratica esistono fin dal XIII secolo.
Se le origini della triolagnia — questo il nome scientifico — non sono certe, più chiari sono i numeri sulla diffusione: il 58% degli uomini e circa un terzo delle donne ha avuto qualche fantasia riguardante il cuckolding. Il piacere intellettuale in molti casì si nutre del tabù ed è destinato non divenire realtà. L’autrice raccomanda comunque un approccio a piccoli passi: dal verbalizzare e condividere le proprie fantasie, passando per uscire un weekend “da liberi” e raccontare al compagno le proprie scorribande, fino ad un incontro vero e proprio con una terza persona mentre l’altro è spettatore.
Vi sono dei paralleli e delle differenze con le relazioni aperte: se le prime prevedono comprensione, il cuckolding ha radici più vicine all’umiliazione sessuale.
L’articolo si conclude con uno sguardo più critico agli stereotipi sul cuckolding (che non di rado si intersecano con quelli razzisti) e sull’aspetto clinico:
Nel corso della sua ricerca, il dottor David Lay non ha trovato alcun motivo per dissuadere le persone dal fantasticare o dall’intraprendere una relazione cuckold. «Nel complesso, la nostra ricerca ha rilevato che, per la maggior parte, il cuckolding tende a essere una fantasia e un comportamento positivo», ha dichiarato Ley alla CNN. «Non sembrano esserci prove di disturbi, relazioni malsane o di disprezzo per il proprio partner».
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