Con Brass: Lancashire, Martin Wallace ha posto un riferimento fondamentale nel panorama degli eurogame a forte componente economica. Pubblicato inizialmente come Brass, il titolo si è distinto per l’integrazione strutturale tra costruzione rete e gestione risorse, articolata in due fasi temporali interdipendenti. Al centro del sistema troviamo un ordine di turno dinamico, basato sulla spesa economica, che introduce una forma di bilanciamento strategico; i prestiti, anziché rappresentare un’opzione di ripiego, diventano strumenti centrali per l’ottimizzazione del flusso di gioco. Questo articolo analizza l’impatto meccanico e storico del titolo, la sua evoluzione con Brass: Birmingham e il suo contributo alla codificazione di un sottogenere di eurogame ad alta interazione indiretta. A distanza di anni, Brass continua a essere un benchmark per la progettazione di titoli profondi ma eleganti, confermandosi come uno degli esempi più solidi dell’approccio sistemico di Wallace al design.
Board Game Geek, il sito di news sul mondo ludico, ci avverte che ne 2026 uscirà un nuovo capitolo, il terzo, della saga di Brass, Brass Pittsburgh


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