A cura di @werner58
Durerà ancora a lungo la débâcle del 737 Max. Anche se nessuno di noi avesse mai sentito parlare di “coronavirus”, l’ultimo fatalmente fallato prodotto della Boeing sarebbe ancora costretto a terra, per un periodo di cui non si vede la fine.
Darryl Campbell di The Verge ci racconta il travagliato processo di ricertificazione partendo da un simbolo: i computer principali dell’aereo, basati su tecnologia anni ’90 e di potenza ormai ridicola, su cui girava il tristemente famoso programma MCAS che ha ucciso 346 persone in due incidenti.
Dopo le prime correzioni al software, sottoposti ad una stringente campagna di test da una FAA nuovamente combattiva, le due macchine accusano una litania di nuovi problemi, rivelando la fragilità di un progetto realizzato di fretta e portato al limite.
- Immagine da Wikimedia Commons
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