Su suggerimento di @Massimo011.
Negli ultimi tempi è ritornata – come ritorna ciclicamente – la discussione sui diritti civili in Italia (una materia che si è sempre caratterizzata per la sua difficoltà di dibattito). In questo caso preciso è il DDL Cirinnà ad essere sotto osservazione: dalle Sentinelle in piedi in veglia contro la sua attuazione alle ultime dichiarazioni di Angelino Alfano, alle divisioni interne al PD (partito che ha prodotto il testo). Il DDL Cirinnà dovrà essere sottoposto al Senato il 26 gennaio, prevede la possibilità di unioni civili tra omosessuali e la cosidetta “stepchild adoption” per coppie etero e gay (qui alcune info dopo le modifiche avvenute nella Commissione Giustizia del Senato in ottobre 2015).
Si propone qui una riflessione di Stefano Rodotà.
I tempi dei diritti sono sempre difficili; lo conferma la lunga e travagliata vicenda delle unioni civili, la cui conclusione è annunciata dal Presidente del Consiglio per il 2016. Le ragioni delle difficoltà sono molte, una fra tutte è che i diritti incidono sull’ordine costituito.
Immagine di Silje L. Bakke CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
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