Il Tascabile propone un’intervista di Matteo Moca allo scrittore cileno Benjamín Labatut, autore di Quando abbiamo smesso di capire il mondo, pubblicato in Italia dalla casa editrice Adelphi.
Quando abbiamo smesso di capire il mondo dello scrittore cileno Benjamín Labatut (in Italia per Adelphi, traduzione di Lisa Topi), mescola in maniera organica realtà e fiction, scienza e creazione letteraria, storia e invenzione. Tra le pagine troviamo Heisenberg e Schrödinger che lavorano sulla meccanica quantistica – aprendo il mondo a un universo sconosciuto –, o la vita e le opere straordinarie di Alexander Grothendiek, innovatore radicale della matematica che all’apice della sua carriera diventa un eremita, forse perché incapace di sopportare il peso di una rivoluzione tanto profonda. Storie e vite cresciute attorno al limite, indagando la natura ultima del mondo, i meccanismi che regolano il pensiero quando questo si scontra con i confini, suoi e della scienza, ed è costretto, per provare a comprendere, a rivoluzionare il proprio modo di lavorare, ad aprirsi a nuovi universi di senso, correndo anche il rischio di scivolare nella follia.
Immagine da Wikimedia.
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