A cura di @Quantus.
Oliver Burkeman discute in un articolo tradotto da Internazionale il rapporto tra attivismo politico e vita quotidiana.
“Se vi state chiedendo che cosa avreste fatto nella Germania degli anni trenta, o durante il movimento per i diritti civili”, dicono, “congratulazioni, lo state facendo adesso”. La cosa che mi lascia perplesso non è tanto la correttezza dell’analogia. E sono solo leggermente seccato dal fatto che i loro commenti sono offensivi, perché “quello che stanno facendo adesso”, chiaramente, non è altro che scrivere tweet ipocriti. Come tutti quelli che predicano sui social network, presumo che lo facciano per mettersi a posto la coscienza: scrivendo quei tweet hanno la sensazione di aver fatto la loro parte.
Quello che mi disturba veramente è che sono quasi sicuro che con questo tipo di esortazioni è ancora meno probabile che le persone decidano di fare qualcosa di costruttivo.
Immagine da flickr.
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