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Una retrospettiva sui «pick-up artist»

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I pick-up artist («artisti del rimorchio») sono un fenomeno che ha avuto il suo parossismo negli anni Dieci. Le loro comunità sono formate da uomini che si scambiano consigli per avere successo con le donne. Che giudizio sociale e morale dare su di loro?

Intervistata su Psychology Today nel 2012, Clarisse Thorn ha raccontato la sua avventura dall’altro lato dello specchio. Thorn è stata una «pick-up artist chaser», cioè si è calata nel mondo degli aspiranti rimorchiatori per capirne di più.

Nel mio libro offro una “Tassonomia degli artisti del rimorchio”, in cui riassumo alcune motivazioni diverse per cui i ragazzi entrano in questa sottocultura e offro sei “tipi” di PUA (potrei anche fare delle carte collezionabili!) Alcuni ragazzi sono così timidi, ansiosi o socialmente inetti che legittimamente non sanno come approcciare le donne. Altri sono edonisti che vogliono solo divertirsi; altri ancora sono predatori misogini che si divertono a trovare modi per approfittare delle donne. Alcuni PUA sono persone analitiche come me, che cercano ossessivamente di capire il sesso, il genere e l’interazione umana. E alcuni lo fanno perché vedono un’opportunità di guadagno.

L’iniziale curiosità verso questi gruppi (da parte di chi volesse vendere qualche libro/corso, o solo per motivi di ricerca scientifica) ha fatto presto spazio ad un’ondata di disgusto una volta che alcuni temi dei pick-up artist hanno fatto capolino nei manifesti di rivendicazione di attacchi terroristici. Secondo Hadley Freeman su The Guardian, è un problema di sessismo che si manifesta anche senza violenza efferata:

Come O’Reilly, immagino che molte persone rimarranno sorprese dalla popolarità di Dapper Laughs (ndr un PUA) e del resto della banda. Non dovrebbero esserlo. Scommetterei il mio bitch shield (ndr scudo anti zoccola, altra espressione coniata dai PUA) che in qualsiasi ufficio di questo paese ci sarà una manciata di uomini che hanno almeno preso in considerazione l’uso delle tecniche PUA. Questi sono uomini che provano risentimento per le donne perché hanno il libero arbitrio di rifiutarli e vogliono manipolarle di conseguenza. Eppure sembrano ragazzi normali che vedresti tutti i giorni. Naturalmente, ci sono versioni estreme, come Elliott Roger, il 22enne che ha ucciso sei persone all’inizio di quest’anno, il cui manifesto era un libro di dichiarazioni della PUA scritte in grande(.)

Kat Rosenfield su Unherd invece porta una prospettiva parzialmente favorevole sui PUA. La codificazione del processo del corteggiamento certo spesso segue principi maschilisti, ma ha anche dei lati positivi:

Oggi, il rifiuto dei PUA può essere compreso almeno in parte come una reazione contro alcuni dei suoi praticanti contemporanei, tra cui uomini come Andrew Tate. Ma è anche senza dubbio una conseguenza di una cultura in cui la sessualità maschile è stata caratterizzata come intrinsecamente predatrice, mentre la sessualità femminile è vista come praticamente inesistente. (…)

Nel frattempo, sono rimasta sorpresa nel riprendere in considerazione «The Game» nel realizzare che le strategie contenute nel libro non sono solo utili, ma per lo più in linea con consigli più tradizionali di appuntamenti e corteggiamento, dal “pavoneggiarsi” (indossare qualcosa di vistoso o insolito che può fungere da apripista per una conversazione), al superare i “test di merda” (rispondere con umorismo e sicurezza quando una donna ti prende in giro). Anche il tanto deriso negging non era originariamente progettato con l’obiettivo di insultare o denigrare le donne, ma piuttosto di insegnare agli uomini come parlare con loro senza fare i sottoni. Alla fine, il messaggio di “The Game” è più o meno identico a quello presente nelle popolari guide di appuntamenti femminili, come “Le regole” o “Se non è interessato è perché non gli piaci abbastanza”: che la fiducia è sexy e la disperazione smodata è un deterrente.

A 2024 in corso, anche l’altra metà del cielo si scambia consigli su come accalappiare uomini di status elevato:

Cosa consideri di «status elevato»? Biglietti per il tour di Taylor’s Eras? Una luna di miele di lusso alle Maldive? Gioielli? Un’auto… la casa dei tuoi sogni? Merci, oggetti… cose. Bene, se scorri il FYP di TikTok, probabilmente vedrai innumerevoli «creatori di contenuti» che usano il termine per descrivere le persone, in particolare quelle che considerano meritevoli di un appuntamento. (…)

Sudri fa parte di un nuovo marchio di personalità online specializzate in «incontri di alto valore». Lei e quelle come lei stanno accumulando centinaia di migliaia di follower sui social media insegnando alle donne come essere femminili per attrarre uomini mascolini di «status elevato».


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