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I risultati dei referendum in Svizzera

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Su suggerimento e a cura di @Flavio Pas

In Svizzera si votava fino al 28 febbraio a riguardo di quattro tematiche differenti, che hanno mobilitato l’elettorato come non avveniva dal 1992, quando l’UDC, partito agrario conservatore, decise di sostenere solo contro tutti il NO all’adesione all’UE.
Come allora l’UDC ha polarizzato l’intero elettorato tramite la sua iniziativa per l’attuazione (dell’espulsione automatica dei criminali stranieri), ma questa volta il fallimento ha del clamoroso, secondo alcuni è la fine di un’epoca, quella della destra Blocheriana ed estrema che legifera tramite il popolo, la stessa apertasi 24 lunghi anni fa.

Il risultato sull’iniziativa per bandire la speculazione sulle derrate alimentari è stata, come da previsione, bocciata dalla stragrande maggioranza di cantoni e popolazioni, ma il risultato non è così schiacciante come atteso.

Successo notevole anche per il raddoppio del Gottardo, che sorvola l’ostacolo ecologico; infatti i soli cantoni contrari al raddoppio (VD e GE) lo sono perché preoccupati economicamente; anche loro vorrebbero che andasse sistemata qualche galleria, sul loro territorio, temono che così non ci saranno più soldi.

Testa a testa fino alla fine invece per quanto riguarda l’iniziativa del partito democristiano (PPD, popolare democratico) che proponeva la tutela fiscale del matrimonio, ancorando però alla costituzione la definizione del matrimonio quale “Unione duratura tra uomo e donna”; viene raggiunta la maggioranza dei cantoni (necessaria alla modifica costituzionale) ma non quella della popolazione, venendo così bocciata, anche grazie al voto di Zurigo.

In breve qui l’esito delle quattro votazioni federali, cantone per cantone:

Si sono tenute anche alcune elezioni degli esecutivi cantonali, nel Canton Berna c’era un seggio vacante (germanofono), che è rimasto in mano socialista, resistendo all’attacco dell’UDC, a San Gallo si votava per tutto l’esecutivo, che rimane invariato anche qui resistendo al tentativo di raddoppio dell’UDC, analoga la situazione nel canton Turgovia, mentre in Uri e Nitvaldo si renderà necessario un secondo turno. Si è votato anche per gli esecutivi comunali delle città di Friburgo e Losanna; a Friburgo la composizione è rimasta invariata (2 PS, 1 PLR, 1 PPD, 1 partito cristiano sociale), a Losanna sui 7 membri 6 sono stati eletti al primo turno, tre socialisti, due ecologisti e un membro della sinistra radicale, il primo candidato della destra non ha raggiunto il quorum.

Sempre a livello cantonale in Svizzera si è votato anche su temi specifici:
– In Ticino si è votato a favore della liberalizzazione (parziale) degli orari dei negozi
– A Zurigo si è votato no (60%) ad un’iniziativa che conferiva al governo la possibilità di bloccare cantieri sospettati di fare dumping salariale.
– Il 68.4% dei votanti del Canton Lucerna ha bocciato l’iniziativa UDC che voleva “impedire ai richiedenti di mettere radici” obbligandoli al trasferimento ogni anno.
– Basilea città ha approvato nettamente un’iniziativa della sinistra per combattere la speculazione edilizia che impedisce praticamente al cantone-città di vendere immobili di sua proprietà.
– Il canton Sciaffusa non accetta le riforme del territorio; no al principio di abolire i comuni, e non alla loro aggregazione.
– Nel canton Neuchatel approvata la costruzione di una ferrovia tra la città omonima e La Chaux de Fonds, il cantone anticiperà 900 milioni di franchi.
– Ginevra accetta la costruzione di una nuova caserma, per riconvertire la vecchia in 1’500 alloggi, boccia l’iniziativa volta ad abolire gli sgravi fiscali e il progetto di rinnovamento del Museo di Arte e Storia (MAH).
– Ad Argovia bocciata sul filo del rasoio l’iniziativa pirata volta ad abolire il divieto cantonale di apertura delle discoteche e dei locali di balli nelle festività religiose.

Parla delle votazioni anche Il Post.

Immagine da flickr


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