A cura di @lawrencehg e @Morgho.
Un articolo su La Stampa riassume i punti salienti del caso Ilaria Capua, virologa italiana di fama mondiale accusata ingiustamente di traffico illecito di virus e costretta a lasciare il suo paese da un misto di cattivo giornalismo e mala giustizia.
Ho capito quanto è fragile l’Italia», dice oggi Ilaria Capua, ed è clemente. Tutto quello che c’è di sbagliato, tutto il male è scritto sulla sua pelle. Seguite, anche nella sciatteria ordinaria delle espressioni: presunzione di colpevolezza, gogna mediatica, diffusione di intercettazioni telefoniche, manganellatura via social, odio per la casta, pregiudizio tonante, superstizione, sospetto verso la scienza, per i vaccini, rifiuto delle élite, spreco delle risorse migliori, fuga dei cervelli, rapporti sclerotici fra stampa e procure, incapacità di chiedere scusa, anche sessismo, se credete.
Immagine da Flickr.
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