Su suggerimento di @Simux, @faber75, @Spi, @Lemkin…
In seguito all’attentato alla sede di Charlie Hebdo, e nel fiorire di vignette e disegni in omaggio alle vittime, il Corriere decide di pubblicare gli omaggi da parte di vari fumettisti che sono spontaneamente nati e condivisi sul web (qui il riassunto fatto da Linkiesta). Si veste da anomalo Robin Hood, ruba da internet le vignette che ritiene più consone senza preoccuparsi di contattare e chiedere il consenso agli autori e ne fa un libretto. Il tutto con scopo benefico.
Gli autori però non la prendono benissimo:
Giacomo Bevilacqua, “Perché il Corriere ha rubato la mia vignetta?”
Leo Ortolani, “Io non sono il Corriere della Sera” (il link è al profilo di Facebook)
Roberto Recchioni, Lettera aperta al Corriere della Sera
Aggiornamento:
Wired riporta le spiegazioni (e le scuse?) del direttore del Corriere Ferruccio de Bortoli, che si è espresso così su twitter:
Le mie scuse ai disegnatori che non hanno ricevuto comunicazione su #JeSuisCharlie.L’errore è mio,nella fretta,l’intento unicamente solidale
— Ferruccio de Bortoli (@DeBortoliF) 15 Gennaio 2015
Aggiornamento 16 Gennaio 2015:
Queste sono le scuse(?) del Corriere della Sera, e qui trovate le risposte di Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Leo Ortolani
Immagine di Stefano Antonucci. Vignettista e disegnatore, Antonucci ha preso parte attiva nell’esperienza di ScaricaBile, la rivista on line di satira. Oggi è il disegnatore di Gesù, un fumetto che ha come protagonista indovitate un po’ chi?
Dai commenti:
@faber75 segnala un approfondimento sull’argomento da Fumettologica
@Signorina Julie riporta la risposta di Roberto Recchioni alle precisazioni del Corriere.
@nutroilcaos ha letto anche la spiegazione della vicenda che fa il Peraltro direttore del Post.
@cocomeraio fa notare che il Corsera non è né il primo né il solo ad usare una certa disinvoltura nel rintracciare gli autori.
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