Su suggerimento di @Sguenz
Il credito sociale è la valutazione dell’affidabilità dell’utente al fine dell’accesso a determinati servizi e diritti ed è sempre più al centro dell’attenzione delle grandi imprese: per esempio in Italia c’è la volontà da parte degli operatori telefonici di creare un registro unico dei cattivi pagatori al fine di meglio gestire utenti che sono soliti passare da una compagnia a un’altra lasciando una scia di debiti. Ne parla Gabriele Battaglia su Prismo.
Il governo cinese sta sviluppando un sistema di «credito sociale» che entro il 2020 dovrebbe essere in grado di monitorare il comportamento online dei cittadini per assegnare loro un punteggio di «affidabilità». In base a questo rating, potranno accedere o meno a una serie di servizi e diritti, che vanno dalle migliori scuole per i figli alla possibilità di investire in borsa, di aprire un’impresa o di viaggiare, passando per l’ottenimento di credito bancario, di sussidi statali, della tessera del Partito e così via. Saranno sanzionati soprattutto comportamenti «inaffidabili» in ambito economico e sociale: quelli del produttore di cibo che commercializza prodotti nocivi o di quello minerario che non opera in sicurezza, per esempio. Di fronte a ripetute frodi alimentari e truffe finanziarie, è qualcosa di cui i cinesi sentono un gran bisogno.
Immagine da Flickr
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