a cura di NedCuttle21(Ulm)
In un articolo pubblicato nel 2012 sul New York Times, Leo Damrosch ripercorre la vita del Generale Alexandre Dumas, padre dello scrittore francese autore dei due celebri romanzi Il conte di Montecristo e I tre moschettieri. La ricostruzione storica della sua figura è basata sul lavoro di ricerca, durato diversi anni, realizzato dal giornalista statunitense Tom Reiss e sfociato nella pubblicazione di The Black Count: Glory, Revolution, Betrayal, and the Real Count of Monte Cristo – edito in Italia con il titolo “Il diario segreto del Conte di Montecristo” -, saggio che nel 2013 gli è valso il Premio Pulitzer. Secondo Reiss, lo scrittore Alexandre Dumas si sarebbe ispirato proprio all’avventurosa vita di suo padre, e in particolare al duro periodo di prigionia trascorso in una buia cella del Sud Italia, nella creazione del personaggio di Edmond Dantès.
In the 1790s, the son of an aristocratic white father and a black slave woman became a charismatic French general who for a time rivaled Napoleon himself, and afterward languished in an Italian dungeon. His story inspired the novel “The Count of Monte Cristo,” written by his son, Alexandre Dumas, who also drew upon his father’s adventures in “The Three Musketeers.” Posterity remembers this son as Dumas père, to distinguish him from Alexandre Dumas fils, also a writer, whose novel “La Dame aux Camélias” was the source for Verdi’s “La Traviata.” But the general was the first of the three Alexandres (he preferred to be known as Alex), and in “The Black Count,” Tom Reiss, the author of “The Orientalist,” has recovered this fascinating story with a richly imaginative biography.
Immagine: Wikipedia
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