Forse ci siamo. Forse. Questa potrebbe essere la «giornata della Brexit». Potrebbe. Oggi è il giorno in cui sapremo se la politica del «tutto all’ultimo minuto», come la definisce Il Foglio, adottata dal premier britannico Boris Johnson avrà avuto la meglio. Ma attenzione, perché il condizionale è d’obbligo e perché un accordo tra Londra e Bruxelles è solo un pezzo del puzzle: abbiamo già visto la Camera dei Comuni respingere l’accordo di Theresa May, non una, non due bensì tre volte. E Johnson, scrive Il Foglio, si ritrova come il suo predecessore al numero 10 di Downing Street, incastrato tra gli unionisti dell’Irlanda del Nord, i falchi e l’Unione europea.
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