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Il lessico del sesso

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La “linguista tascabile” Yasmina Pani parla del lessico che adoperiamo per tutto ciò che riguarda la sessualità. Ci sono delle opzioni intermedie tra la rivista di anatomia e lo scaricatore di porto, che si possano usare in contesti in cui non si voglia risultare né troppo artefatti né troppo scurrili? Non molte, e per gestire questo spazio intermedio del registro linguistico, persone diverse ricorrono a strategie diverse: c’è chi mischia volutamente il lessico tecnico con quello volgare, anche a costo di risultare sboccato, c’è chi ricorre a eufemismi, chi usa termini prettamente locali… Nel complesso, nel corso degli ultimi anni si è assistito a un progressivo sdoganamento di molte parole volgari, e sicuramente “cazzo” o “scopare” risultano meno urtanti di quanto lo fossero qualche decennio fa. Nel complesso, ogni parlante si approccia a questo argomento in modo diverso, sulla base della propria sensibilità personale, e l’unico consiglio che Pani dà è di interpretare correttamente il contesto nel quale si sta comunicando, decidendo poi se correre il rischio di sembrare troppo triviali o troppo bacchettoni.

 


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