Su suggerimento di @baboz.
Matteo Pascoletti recensisce su Flanerì Nuovo Ordine Erotico di Diego Fusaro, criticandone soprattutto la cifra stilistica.
C’è nella lingua di Diego Fusaro qualcosa che evoca il dualismo tra senex e puer, ma come scissione o conflitto represso. Ciò che Fusaro mostra nelle apparizioni televisive o sui social può sembrare ridicolo – il ditino alzato per parlare, come a scuola, «Aristotile», la monocorde nenia rossobruna, i composti di «turbo» alla stregua dei Puffi che mangiavano torta di puffbacche e puffavano la qualunque – mentre in realtà è studiato, come per un personaggio del wrestling: un heel o una comedy gimmick che puntano a provocare ed essere derisi, perché un performer muore se il pubblico è impassibile. Ma il personaggio mediatico nella dimensione libro mostra il vero volto. Quello di un puer aeternus che nel divenire adulto ha perso qualcosa di fondamentale per strada, e ora incarna un senex negativo: il bigotto.
Immagine da Wikimedia.
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