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Il panico morale come metodo del giornalismo [EN]

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Michael Hobbes pubblica su Substack.com una lunga riflessione su come la stampa spesso inquadri le notizie in modo tale che vengano percepite più come una chiamata alle armi politica che come un servizio di informazione.

Hobbes racconta come durante gli anni ’90 i media avessero convinto gli americani che le azioni legali per futili motivi fossero fuori controllo nel paese. L’esempio classico è il caso “McDonald’s hot coffee” del 1994. Nella versione portata avanti con insistenza sui mezzi di informazione di allora una donna si sarebbe arricchita vincendo la causa intentata alla catena di fast food per essersi ustionata rovesciandosi addosso il caffè bollente di McDonald’s mentre guidava. La storia vera però era molto diversa.

La premessa centrale del panico delle “cause frivole” – è troppo facile per i cittadini citare in giudizio le società – era una bugia montata grazie al racconto di aneddoti esagerati che la rendevano plausibile. I dati raccontano però una realtà completamente diversa.

Civil cases were actually falling throughout the 1990s. Seven-digit payouts attracted headlines, but they were vanishingly rare — just 3% of plaintiffs got punitive damages at all; the median award was $38,000 — and nearly always got overturned on appeal.

Secondo Hobbes qualcosa di analogo sta accadendo anche oggi: da anni ormai i mezzi di informazione cercano di mettere in guardia gli americani dalla minaccia di una sinistra sempre più illiberale, inquadrando alcune notizie di cronaca nell’ambito del Left-wing illiberalism.

This narrative has appeared in countless stories about “The New Intolerance of Student Activism,” and endless editorials decrying the latest episode of “cancel culture.”

Hobbes prende in considerazione due articoli tra i tanti: The Economist e The Atlantic hanno pubblicato lunghi servizi che pretendono di esplorare i fenomeni di ” Illiberalismo di sinistra ” e ” Nuovo puritanesimo “, rispettivamente. Mentre entrambe le storie mostrano le caratteristiche superficiali del giornalismo investigativo, un’analisi approfondita rivela l’inconsistenza delle prove e standard editoriali indifendibili simili a quelli utilizzati per disinformare il pubblico sulle azioni legali per motivi futili.

Hobbes analizza questi due casi emblematici per cercare di spiegare come difendersi da questo tipo di informazione fuorviante.

The media has tremendous power to shape public opinion. Reporters and editors should not just be aware of their ability to spread moral panics. They should be terrified of it.

Immagine da Pixabay

A cura di @Perodatrent e @Kenmare


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