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Il politicamente corretto e i doppiatori

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Adalgisa Marrocco su Huffington Post scrive di quelle che sono le reazioni del mondo del doppiaggio alle nuove richieste provenienti da ambienti politicamente corretti

“Mettendo in secondo piano la competenza dei professionisti, le major chiedono che i bianchi vengano doppiati solo da bianchi, neri da neri, omosessuali da omosessuali, oppure sostengono che l’età anagrafica sia più rilevante di quella vocale. Si vorrebbe promuovere l’inclusività ma così facendo si rischia la ghettizzazione, violando finanche l’articolo 3 della nostra Costituzione che condanna qualsiasi forma di discriminazione”. A parlare all’HuffPost è Daniele Giuliani, presidente ANAD (Associazione Nazionale Attori Doppiatori) e conosciuto al grande pubblico per essere la voce italiana di Kit Harington (Jon Snow) ne “Il Trono di Spade” e dell’attore turco Can Yaman.

Non più scelte fatte sulla base della capacità recitativa o sull’aderenza vocale, ma conformandosi ai dettami del politicamente corretto: è quello che sta accadendo nel mondo del doppiaggio, anzitutto in Italia. Giuliani prosegue sottolineando che “incasellare i professionisti e attribuire ruoli basandosi su categorie di questo genere non è solo discriminatorio, ma anche limitante: se ho uno straordinario doppiatore omosessuale, perché mai dovrei ingaggiarlo esclusivamente per doppiare personaggi omosessuali? Questo non è certo essere inclusivi”.

Immagine da Pixabay


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