Maggiore gradazione alcolica, vendemmie anticipate, sbilanciamento del gusto. Sono alcuni degli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vinicola riscontrati in Borgogna secondo agricoltori e studiosi.
Alejandra Borunda su National Geographic Italia ne raccoglie testimonianze e analisi.
Un archivio che contiene le date dei periodi di vendemmia degli ultimi 700 anni nella città di Beaune, in Borgogna, evidenzia come la raccolta precoce del 1540 sia oggi la normalità a causa del cambiamento climatico. Scienziati e storici hanno messo insieme una lunga serie che parte nel 1354 per scoprire che l’aria si è riscaldata così tanto – soprattutto negli ultimi 30 anni – che oggi l’uva viene raccolta quasi due settimane prima rispetto alla media storica.
“Noi agricoltori vediamo dalla prima fila quel che sta accadendo al tempo e al clima”, dice. Nathalie Oudin fa lo chardonnay coltivando i vigneti che la sua famiglia possiede da decenni. Generalmente la vendemmia coincideva con il compleanno di suo padre – il 28 settembre – ma oggi la raccolta per quella data è già finita. Due o tre settimane prima rispetto a quando suo nonno faceva il vino, dice Nathalie.
Foto: Pxhere.
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