Su Il Tascabile si parla del presente e del futuro della conoscenza della nostra stella. Tra tutti i misteri che ci circondano nell’universo ce n’è uno praticamente sulla soglia di casa:
il Sole, la stella a noi più vicina, ma non per questo la più avvicinabile e facile da studiare.
Dopo una rapida panoramica sullo studio empirico del Sole dell’antichità, l’articolo descrive le esplorazioni spaziali di ESA e NASA che hanno avuto (anche) il Sole come obiettivo scientifico: Voyager e Rosetta (in un certo qual modo), Soho, Cluster, Ulysses, Venus Express, BepiColombo e naturalmente Solar Orbiter e Parker Solar Probe.
Il Sole non perdona errori: per volare nello spazio le missioni devono gioco forza imparare a convivere con la sua presenza scomoda e dominante, oppure con la sua spaventosa assenza. […]
Al netto delle sfide di volo, è bastato solo un trentennio di osservazioni dallo spazio per stravolgere la nostra comprensione del Sole, dalle teorie sulla sua origine sino alle ipotesi intorno al suo spegnimento, previsto tra circa cinque miliardi di anni.
Ed ecco farsi largo l’elenco delle caratteristiche della nostra stella: macchie solari, tempeste di particelle cariche, espulsioni di massa coronale, tsunami di materia ed energia, spicule e raggi cosmici che si gettano oltre la cromosfera, eruzioni di plasma, esplosioni elettromagnetiche…
“Non sappiamo prevedere come evolverà l’attività solare”, aggiunge Ferri, “non capiamo perché recentemente sembra essersi ridotta”. Osserviamo i fenomeni che fervono sulla superficie senza sapere cosa li regoli nel profondo. Malgrado gli sforzi scientifici e tecnologici, l’astro del giorno continua a precluderci molti dei suoi numerosi segreti.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.