Su suggerimento di @Ander Elessedil e di @GiMa
Nel 2012 aveva fatto scalpore la scoperta di un frammento di papiro che sembrava indicare la presenza di una figura storica definita “moglie di Gesù”, o almeno che alcune comunità cristiane dei primi secoli credevano a ciò. Il frammento era stato presentato dalla dottoressa King, una delle maggiori studiose del ruolo femminile nel Cristianesimo, di Harvard. Il testo aveva causato un grande dibattito fra gli esperti con molti scettici che avevano puntato il dito su errori nel testo e su somiglianze fra il frammento e altri testi del periodo, facendo propendere per un falso. Ma alcune analisi sul papiro e sugli inchiostri eseguite da alcuni dei migliori laboratori del mondo avevano dato altre munizioni ai fautori dell’autenticità.
National Geographic Italia riporta la recente e dettagliata indagine giornalistica di Ariel Sabar per The Atlantic, che ha rivelato moltissimi lati oscuri della vicenda, soprattutto sull’identità del collezionista che ha consegnato a King il papiro.
Sabar è risalito fino a Walter Fritz, un tedesco trapiantato in Florida con una curiosa storia personale. Studioso di egittologia e in grado di leggere il copto abbandonò improvvisamente l’università di Berlino all’inizio degli anni ’90. Dopo una fugace apparizione in Germania Est come direttore di un museo della Stasi lo si ritrova in Florida come faccendiere di componenti per auto e gestore di una serie di siti porno incentrati sulla moglie. La stessa moglie è l’autrice di libri esoterici-mistici che pescano ampiamente nei temi alla Dan Brown e Erich Von Daniken.
Fritz, intervistato da Sabar, non ha ammesso di essere l’autore di un falso ma l’articolo di Sabar è stato sufficiente per far dire a King che lei stessa lo ritiene, ora, un falso.
Immagine da Wikimedia Commons
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