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Infezioni, malformazioni in gravidanza e veleni: i rischi della medicina tradizionale cinese

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Su queryonline.it Salvo Di Grazia mette in guardia dai rischi della medicina tradizionale cinese, citando un recente studio open access da cui emergerebbe che le donne che ne fanno uso sono molto più a rischio di avere bambini con malformazioni

[T. Peng et al., “Maternal traditional Chinese medicine exposure and risk of congenital malformations: a multicenter prospective cohort study“, AOGS, 2023102, 735-743].

Il rischio aumenta per chi ha usato MTC nelle prime fasi della gravidanza (il motivo è facilmente comprensibile, è il periodo nel quale si formano gli organi dell’embrione) e per chi la usava già prima della gravidanza. In particolare, per questa classe di soggetti, la malformazione più frequente è stata quella cardiaca. Il rischio è risultato più elevato anche nelle donne che hanno usato due o più rimedi di MTC. Per essere più precisi, si sono contate 14,6 malformazioni ogni mille nati da donne che non hanno usato medicina tradizionale cinese (una percentuale sovrapponibile a quella già nota normalmente), 20,1 in donne che hanno usato sia medicina cinese che medicina normale (per esempio antibiotici o antidolorifici) e 34,6 malformati ogni mille nati da donne che hanno usato esclusivamente medicina tradizionale cinese.

dallo studio emerge che c’è più rischio a usare MTC che a fumare in gravidanza. Un risultato che, è bene ribadirlo, non stupisce perché, in molti casi, i contaminanti delle sostanze di MTC sono veri e propri veleni come metalli pesanti, inquinanti, batteri e solventi: tutte sostanze disperse nell’ambiente e che poi, inevitabilmente, finiscono nel prodotto finale.
Data la situazione, a maggior ragione sono da evitare gli acquisti a distanza, via internet e senza alcun controllo.

A Singapore, un famoso caso ha anche portato alla sospensione di un medico che praticava la medicina tradizionale, dopo che questi non riconobbe la gravidanza di una giovane paziente. Ne parla lo Straits Times:

Wu Liping, of the Shenzhou Chinese Physician Clinic in Jurong, made the wrong diagnosis after hearing that the 15-year-old girl had missed her period for five months.

Wu then prescribed a herbal medication known as “taohong siwutang jiawei”, which is meant to revitalise and strengthen blood flow.

In a statement on Friday (June 10), the TCM Practitioners Board said that the medication prescribed by Wu would have posed a health risk to both the girl and her unborn child.


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