Su suggerimento di @french canotta.
Un articolo pubblicato in collaborazione tra ProPublica e il New York Times spiega che secondo Michael Holick, docente di medicina alla Boston University, molti casi di lesioni riscontrate nei bambini e attribuite ad abusi da parte dei genitori, potrebbero spiegarsi alla sindrome di Ehlers-Danlos, che colpisce i tessuti connetti di pelle, legamenti e ossa e, secondo Holick, renderebbe queste ultime più fragili.
Holick è stato chiamato in diversi processi per abusi a fornire la sua opinione di esperto e, ogni volta, Holick ha sollevato gli imputati dalle accuse. Nella gran parte dei casi, Holick ha diagnosticato la sindrome di Ehlers-Danlos e più raramente rachitismo o carenze di vitamina D.
“In Dr. Holick’s opinion, an infant with these conditions can easily sustain a fracture with ‘normal handling.’ [The child’s] skeletal structure, in Dr. Holick’s view, is extremely fragile. Dr. Holick has seen numerous instances where lesser-trained persons interpreted injuries such as that sustained by [the child] as abuse when, ‘with a very high degree of medical certainty,’ they resulted from EDS, not intentional abuse.”
Holick è stato accusato di non essere abbastanza scrupoloso e di fornire diagnosi affrettate, con conseguenze gravi per i bambini coinvolti.
Immagine da Wikimedia.
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