A cura di @NedCuttle21 (Ulm).
Un articolo pubblicato su Le Scienze spiega le difficoltà che una civiltà tecnologica simile alla nostra sarebbe costretta ad affrontare nel campo dell’esplorazione spaziale basata sulla propulsione chimica, qualora essa si sviluppasse su Proxima B, pianeta situato nella zona abitabile del sistema planetario di Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro Sole.
[…] Per una fortunata coincidenza, la velocità di fuga dalla superficie della Terra, 11 chilometri al secondo, e la velocità di fuga dall’orbita della Terra intorno al sole, 42 chilometri al secondo, sono vicine al limite di velocità raggiungibile con la propulsione chimica. Questo miracolo ha permesso alla nostra civiltà di progettare missioni, come Voyager 1 e 2 o New Horizons, on grado di sfuggire dal sistema solare nello spazio interstellare. Ma questa fortuna è condivisa da altre civiltà su pianeti abitabili al di fuori del sistema solare?
Immagine: NASA PIA19825 –
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