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La lite tra Conte e Schlein

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Gianluca Mercuri per Il Corriere fa il punto sui rapporti tesi tra PD e M5S.

Perché Conte e Schlein stanno litigando? L’inchiesta di Bari e le ambizioni dietro alle schermaglie tra i due leader.

L’antefatto e le reciproche posizioni riassunte da Il Corriere:

A indurre Conte alla rottura è stata l’inchiesta sulle presunte compravendite di voti, che vede tra gli oltre 70 indagati Anita Maurodinoia, assessora regionale ai Trasporti della giunta Emiliano (in cui il governatore del Pd è appoggiato dai 5 Stelle). Maurodinoia (che si è dimessa dalla carica e dal Pd, in cui era confluita dal centrodestra alla fine del 2021), è accusata di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale insieme al marito Alessandro Cataldo, ideatore della lista «Sud al Centro». Sull’inchiesta però torniamo dopo. Vediamo prima gli sviluppi politici.

L’indignazione di Schlein:

«Conte è veramente sleale. Umanamente e politicamente. Il suo è un atteggiamento spregiudicato. Nella maggioranza di Emiliano ci stanno anche loro e lui fa le prediche a noi? Vuole far vincere la destra? Vuole metterci in difficoltà? A che gioco sta giocando?». Questo sfogo della segretaria del Pd con il suo entourage ha indotto il leader dei 5 Stelle a una sorta di ultimatum.

La replica di Conte::

«Ci saranno conseguenze, per noi sarà sempre più difficile lavorare con il Pd anche a livello nazionale se non ritirano l’accusa di slealtà. La respingo al mittente ed esigo rispetto, sennò ne prenderemo atto». Ma la leader del Pd non ha né smentito l’accusa di slealtà, né abbozzato.


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