Ogni trimestre la Direzione Investigativa Antimafia fa uscire la propria relazione semestrale sul crimine organizzato in Italia. Il quadro che ne emerge è che la criminalità organizzata pervade la realtà sociale, economica ed ambientale di larghe zone del Bel Paese.
Una sintesi dei punti salienti della relazione (che è di oltre 600 pagine) è riportato in un articolo di RaiNews, che fa emergere la preoccupazione particolare della Dia per la zona di Foggia, nella quale:
“il forte legame dei gruppi criminali con il territorio, i rapporti familistici di gran parte dei clan e la massiccia presenza di armi ed esplosivi favoriscono un contesto ambientale omertoso e violento”. Secondo la Dia “l’assoggettamento del tessuto socio-economico, quando non è direttamente connesso agli atti intimidatori perpetrati dalle cosche, è il risultato della diffusa consapevolezza che la mafia di quella provincia e’ spietata e punisce pesantemente chi si ribella”.
Immagine di Raphaël Labbé su Flickr
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