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La peste suina africana e il fallimento delle misure italiane.

La peste suina africana e il fallimento delle misure italiane.

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Su Veterinari uniti per la salute un articolo sulla Peste suina africana.

La situazione, dopo la comparsa della malattia in altre regioni italiane e le recenti dimissioni del Commissario Straordinario, appare difficile e complicata, i recenti focolai in Piemonte e Lombardia che coinvolgono quasi 20.000 suini domestici indicano che l’obiettivo della completa eradicazione del virus  in Italia entro tre anni è malinconicamente tramontato.

Chiosa il veterinario Alberto Laddomada, intervistato sull’argomento:

La comparsa di questi nuovi focolai non mi stupisce affatto. Già l’anno scorso, in una mia intervista pubblicata sul vostro sito, avevo evidenziato come l’estate rappresentasse un periodo di alto rischio per i suini domestici. Purtroppo, è probabile che nelle prossime settimane emergano nuovi focolai negli allevamenti. Ci auguriamo di non assistere nuovamente a episodi spiacevoli come quelli del 2023, quando i veterinari dell’ASL di Pavia furono insultati e minacciati mentre applicavano le misure necessarie per contenere la PSA, secondo quanto stabilito dalle normative. Inoltre, la copertura mediatica di questi eventi è stata spesso parziale, e le associazioni veterinarie sono intervenute con ritardo nel difendere i propri colleghi. È importante sottolineare che l’unica ricostruzione completa e accurata di questi eventi è stata pubblicata solo sul vostro sito. È ancora presto per valutare l’adeguatezza della gestione dei focolai attuali in Piemonte e Lombardia. Tuttavia, ho notato una significativa mancanza di comunicazione da parte della regione Piemonte, che almeno fino alle 10 di stamane, non aveva ancora dato informazioni pubbliche ufficiali neanche della conferma da parte di Perugia del focolaio di Trecate, avvenuta venerdì scorso. Le informazioni disponibili in proposito sono solo quelle fornite dai media, che non è detto che siano del tutto esatte.
La gestione efficace di una crisi richiede trasparenza e prontezza nella comunicazione delle informazioni da parte di chi sta gestendo la crisi. È importante evitare ritardi e soprattutto evitare di minimizzare o nascondere i dettagli relativi alla gravità della situazione, poiché questo può complicare ulteriormente la sua risoluzione.


Sullo stesso argomento il Post: I nuovi focolai di peste suina africana nel nord Italia.


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