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La Polonia, gli spyware, l’Europa

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Avevano denunciato gli abusi dei superiori nella polizia militare e sono state messe sotto sorveglianza. In Polonia i procuratori che stanno indagando sull’uso dello spyware Pegasus nel Paese hanno chiamato a testimoniare le prime 31 persone che si ritiene siano state sorvegliate con questo software spia.

Il primo gruppo comprende due ex soldatesse della Polizia militare, Joanna Jałocha (sottotenente) e Karolina Marchlewska (caporale), scrive la testata polacca Onet. Entrambe sono state convocate come testimoni presso l’ufficio del pubblico ministero, in un procedimento per abuso di potere da parte di funzionari pubblici nell’utilizzo di Pegasus.

“Le nostre vite e la nostra salute sono state distrutte. Per sette anni, Joanna e io siamo state prese di mira, molestate, calunniate, private della possibilità di servire nell’esercito, che era la nostra passione. E oggi scopriamo che eravamo sotto sorveglianza tramite il software Pegasus. Devono spiegare perché, e i responsabili devono essere puniti”, ha affermato Karolina Marchlewska.

Il nuovo governo del Primo Ministro Donald Tusk, insediatosi a dicembre, si è impegnato ad andare a fondo sui presunti abusi di Pegasus. Per cui a febbraio è stata istituita una speciale commissione parlamentare per indagare sull’uso del software spia. Il mese successivo, la commissione ha chiamato come primo testimone il presidente del PiS Jarosław Kaczyński, partito al governo durante i presunti abusi.
Invece tra le prime 31 presunte vittime sorvegliate da Pegasus c’è anche Krzysztof Brejza, un politico del partito Piattaforma Civica (PO) di Tusk che era stato preso di mira mentre era il responsabile della campagna elettorale di PO nel 2019, quando era la principale opposizione all’allora governo PiS, scrive Notes from Poland.

Sono quasi 600 le persone in Polonia che sarebbero state sottoposte a sorveglianza con Pegasus tra il 2017 e il 2022 sotto il precedente partito di governo (PiS), ha affermato il ministro della Giustizia dell’attuale governo. Mentre il ministro responsabile dei servizi di sicurezza ha aggiunto che, sebbene siano stati sorvegliati molti obiettivi legittimi, ci sono stati “troppi casi” in cui Pegasus è stato utilizzato contro figure semplicemente “scomode” per il precedente governo.

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