Lo scrittore Yurii Colombo nel blog Matrioska – La Russia che ancora non conoscevate dedica un breve articolo al mondo della prostituzione nell’Unione Sovietica e nella Russia di Putin, passando per la Perestrojka.
Fu proprio Putin a rendere nuovamente la prostituzione illegale nel 2000. In Russia non è punito solo lo sfruttamento della prostituzione ma anche l’attività stessa con una multa che va dai 30 ai 1000 euro circa. Gli hotels sono stati inoltre “ripuliti” dalle ragazze che bivaccavano tutto il giorno nelle halls. Nell’era Putin però accanto alla prostituzione classica è tornato in auge il “semiprofessionalismo” dell’epoca sovietica. In una inchiesta del 2010 della Komsomolskaya Pravda si metteva in luce come il 61% delle donne russe potenzialmente sono disposte ad avere rapporti sessuali su base commerciale. E non solo direttamente per danaro ma anche per ricevere regali o in cambio di una vacanza con il cliente in un resort in Turchia o in Egitto. Internet ovviamente oggi gioca un ruolo importante per la promozione di questa specialissima merce come in ogni parte del mondo, ma anche nelle saune o nei parchi il cliente può trovare facilmente compagnia.
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