Un articolo di Finestra sull’Arte denuncia l’assurdità di un bando della Provincia di Salerno che cerca restauratori
con cui realizzare uno o più progetti di restauro di opere d’arte di proprietà della Provincia di Salerno. […] L’amministrazione provinciale, Settore Pianificazione Strategica e Sistemi Culturali […] intende procedere a verificare l’interesse di uno o più restauratori con cui progettare e la realizzare il restauro a titolo gratuito di alcune opere d’arte costituenti il vasto e ricco patrimonio dell’Ente.
Oltre a dover lavorare a titolo gratuito il bando specifica che
Le proposte progettuali e la realizzazione degli interventi non dovranno comportare oneri per l’Ente e pertanto saranno realizzate a cura e spese del restauratore.
In pratica la provincia non ci mette nemmeno un rimborso spese o l’acquisto di materiali, sarebbe tutto a carico del restauratore. L’ente campano – bontà sua – elenca alcune azioni che considera in qualche modo una contropartita per la prestazione d’opera:
[la provincia] oltre a rilasciare un riconoscimento di merito, s’impegna a citare il nominativo del restauratore affidatario, così come indicato dal professionista, nelle eventuali pubblicazioni e nelle didascalie a corredo ai dipinti.
Insomma vi ricordate il vecchio “ti pago in visibilità” che è stato proposto per anni a stagisti e a collaboratori senza stipendio? È finalmente arrivato anche nel settore pubblico.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.