A cura di @Covfefe.
Sesso, soldi, sangue e sport: non è la trama di una scadente serie televisiva incentrata sulla fine della Prima Repubblica, ma è la storia di come l’Impero romano d’Oriente pervenne a massacrare le tifoserie organizzate dell’epoca per impedire che destabilizzassero il quadro politico della capitale.
Azzurri e Verdi, eredi delle antiche squadre di supporters delle corse con le bighe, erano diventati veri e propri “partiti” popolari in grado di esprimere e dirigere l’opinione pubblica persino pro e contro le politiche dell’imperatore.
Ma quando le due fazioni, solitamente rivali, si allearono contro la feroce fiscalità imposta dal corrispettivo di Equitalia – nella persona dell’esattore imperiale Giovanni di Cappadocia – l’imperatore si trovò improvvisamente a mal partito.
Saranno soltanto il sostegno della moglie Teodora, un tempo celebre spogliarellista famosa per un noto numero con le oche, e il braccio violento dei generalissimi Belisario e Narsete, che Giustiniano riuscirà ad avere la meglio sui rivoltosi annegando l’insurrezione nel sangue.
Immagine da pixabay.
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