Inizia questa sera la 68° edizione dell’Eurovision Song Contest: il concorso canoro si svolgerà presso la Malmö Arena, in Svezia.Questa che inizia stasera sarà la terza edizione della manifestazione a svolgersi a Malmö (dopo quelle del 1992 e 2013), nonché la settima in Svezia (paese ospitante anche nel 1975, 1985, 2000 e 2016). Angelina Mango rappresenterà l’Italia, cantando direttamente in finale, essendo il nostro paese parte delle Big 5. Gabriele Corsi e Mara Maionchi saranno i corrispondenti italiani durante le fasi delle semifinali in onda su Rai 2 il 7 e 9 maggio e durante la serata finale in diretta su Rai1 in onda sabato 11 maggio.
Lunedì 30 gennaio l’organizzazione della kermesse ha effettuato i sorteggi dopo aver suddiviso le nazioni in cinque gruppi. I ballottaggi hanno decretato quali Paesi si esibiranno nella prima e quali nella seconda semifinale, quali nella prima parte della rispettiva semifinale e quali nella seconda. Inoltre, le Big Five e la Svezia hanno conosciuto in quale delle due semifinali potranno votare. Infatti, il regolamento prevede che le sei nazioni vengano suddivise in due gruppi: uno con la possibilità di esprimere le proprie preferenze nel primo appuntamento e il secondo nel successivo. Svezia, Regno Unito e Germania potranno votare nella prima semifinale, mentre Spagna, Italia e Francia nella seconda.
House of Games ripercorre la storia di questa competizione canora.
La storia dell’Eurovision ha radici affascinanti e un inizio insolito. Nel 1956, la prima edizione di questo celebre festival si tenne in un casinò in Svizzer con la partecipazione di Italia, Olanda, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. La vittoria andò alla nazione ospitante, la Svizzera, grazie alla canzone “Refrain” interpretata dalla cantante Lys Assia.
Un giornalista italiano, Sergio Pugliese, sulla scia del successo del Festival di Sanremo, ripropose praticamente lo stesso formato all’allora direttore dell’UER (Unione Europea di Radiodiffusione), Marcel Bezençon. Da questa semplice idea nacque un festival destinato a diventare negli anni l’evento non sportivo più seguito al mondo.
L’Italia, una delle nazioni fondatrici dell’Eurovision, attese ben otto anni per vincere la sua prima edizione. Nel 1964, Gigliola Cinquetti, già vincitrice del Festival di Sanremo, vinse con la canzone “Non Ho l’Età”. Fu una vittoria sorprendente, considerando che la cantante italiana aveva solo sedici anni e riuscì a battere artisti più affermati. Grazie a questa vittoria, l’Italia ottenne per la prima volta il diritto di organizzare l’Eurovision l’anno successivo.
Nel 1974, Gigliola Cinquetti, con la canzone “Sì”, sfiorò ancora la vittoria, piazzandosi seconda dietro alla celebre canzone “Waterloo” degli ABBA. Per vedere di nuovo il tricolore al primo posto dell’Eurovision, dobbiamo arrivare al 1990, quando Toto Cutugno trionfò con la canzone “Insieme: 1992”. Dopo alcuni anni di assenza, l’Italia tornò a partecipare nel 2010, ottenendo nel corso del decennio diversi ottimi piazzamenti (l’artista Mahmood secondo nel 2019). Infine, nel 2021, la vittoria andò dell’Italia grazie ai Måneskin e alla loro canzone “Zitti e Buoni”.
Buon divertimento!
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