Un articolo pubblicato da BBC Earth si diverte a osservare con una certa malizia alcuni metodi di riproduzione delle piante, descrivendo le tecniche sorprendenti che alcune di loro utilizzano per diffondere i semi.
Il cocomero asinino o Ecballium elaterium (L.) espelle i semi il più lontano possibile grazie alla notevole pressione che si crea all’interno dei frutti maturi, che può raggiungere le 27 atmosfere. Il fenomeno viene chiamato ballochory, in cui il seme viene espulso con grande forza dalla deiscenza esplosiva del frutto (l’apertura spontanea di alcuni apparati vegetali chiusi). Tra le 25.000 specie d’orchidee ce n’è una mediterranea, l’ Ophrys apifera, che seduce le api impersonando l’addome della femmina: l’ape passa così di orchidea in orchidea trasportando il polline e cadendo continuamente nell’inganno.
Ma ci sono anche alberi di avocado che in poche ore cambiano sesso, noccioli che portano sia organi maschili che femminili, trappole mortali per le api come quelle dall’Arisaema triphyllum che imprigionano l’insetto dopo essere state impollinate, o “luoghi di piacere” come quello che allestisce il Philodendron solimoesense entro i quali producono calore, profumo inebriante, cibo abbondante e un posto buio e tranquillo dove dormire, tutto ad uso e consumo degli scarabei che li scelgono per accoppiarsi, diffondendo nel contempo il polline della pianta.
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