Su suggerimento ed a cura di @Ander Elessedil
Due navi della marina Usa, due piccole litoranee, sono state “catturate” nel Golfo Persico dagli iraniani: l’episodio potrebbe ridursi a un fuoco di paglia, però ci sono diversi elementi di interesse.
– sono state fermate dall’IRGC, non dalla Marina. Cioè dalla forza armata fondamentalista del regime che fa della retorica anti-Usa la base dei suoi messaggi;
– 10 marinai sono ora in mano iraniana su un’isola in mezzo al Golfo Persico;
– gli iraniani avrebbero detto che li libereranno presto, ma non prima del sorgere del Sole;
– gli americani avrebbero ammesso che le due navi hanno sconfinato perché una si è guastata e l’altra l’ha supportata, quindi legittimando le azioni Iraniane;
– fra meno di 5 ore Obama terrà il suo ultimo discorso alla Nazione;
– già si moltiplicano sui social le accuse a questa amministrazione statunitense di essere troppo tenera con gli iraniani (accordo nucleare, repubblicani, campagna elettorale, Israele, ecc..);
– il tutto mentre è in atto la nota lotta fra Iran e Arabia Saudita.
10 sailors allegedly being held at Farsi Island — pretty isolated location, Truman strike group is not far away pic.twitter.com/opDS5IDSZz
— Patrick Megahan (@PatMegahan) January 12, 2016
Le parti sembrano concilianti.
Al momento le principali fonti sono i lanci di agenzia, da Reuters ad Ansa:
Di seguito invece il comunicato ufficiale dell’IRGC, che conferma il blocco e dice che i 10 marinai sono trattati bene (9 uomini e 1 donna), in lingua farsi.
IRGC PR issues statement on seizing 2 US patrolling ships, crew Safe, in proper place; it says pic.twitter.com/takM43Aqng
— Sobhan Hassanvand (@Hassanvand) January 12, 2016
Come indicato in precedenza si tratta di una soluzione che potrebbe potenzialmente risolversi in poche ore, ma non è da escludere che possa invece divampare. Interessante sarà inoltre come verrà rappresentata da Fox News e dagli altri canali durante il discorso del Presidente. E se Obama ne farà cenno.
Immagine tratta da Flickr, Official U.S. Navy Page, CC BY 2.0
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