Su suggerimento di @il più recondito angolino.
Viviamo circondati da immagini, pensate per intrattenere, raccontare, sedurre… ma anche per testimoniare o spiegare. Riccardo Falcinelli, in occasione del convegno “Historical Materialism” che si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Università di Roma Tre, parla della raffigurazione scientifica.
In entrambi i casi si mostra qualcosa e si afferma che quanto si sta mostrando è “vero”. Sarebbe però più corretto dire che si pretende sia vero, visto che il rapporto delle immagini con la verità non è dato una volta per tutte ma sempre frutto di un accordo, di una negoziazione tra chi mostra e chi guarda. Condizione stringente nel caso delle immagini scientifiche che esibiscono spesso cose non visibili a occhio nudo: l’atomo, un virus o il DNA li conosciamo infatti attraverso raffigurazioni e non tramite esperienza diretta. C’è dunque da chiedersi quali strumenti figurativi vengano impiegati a questo scopo e perché questi e non altri.
Immagine tratta da pixabay.
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