Su segnalazione di @Ander Elessedil.

Dopo il raid di Abbottabad, in Pakistan, con cui nel maggio 2011 gli Usa uccisero Bin Laden, vennero trovati e portati negli Usa dozzine di documenti organizzativi di Al Qaida.
Durante il processo ad Abid Naseer, un pakistano accusato di progettare un attentato alla metropolitana di New York, sono state presentate alcune di queste lettere, desecretate e utilizzate per provare gli intenti terroristici di Al Qaeda nei confronti degli USA. La loro lettura permette di poter osservare il network di Osama dall’interno.

Foreign Policy le analizza per allargare lo sguardo sull’organizzazione come si presentava 4 anni fa. All’interno vi sono prove dell’efficacia della politica dei droni (d’attualità in questi giorni) e della sorveglianza dell’NSA, i problemi organizzativi e logistici di Al Qaeda, la difficoltà di ricalibrare gli obiettivi dei gruppi locali che man mano si affiliavano.
Sorprendentemente, Bin Laden era anche interessato al riscaldamento globale (e alle operazioni da sviluppare per mitigarlo) e ai problemi di copyright dei suoi messaggi.

Immagine da Wikimedia Commons.