Il canale Youtube La Biblioteca di Alessandria presenta una Pillola di Storia nella quale si parla delle tre patologie che, nel giro di appena trent’anni, (quasi) distrussero le coltivazioni di vite in Europa.
Parliamo di Oidio, Fillossera della vite e Peronospora della vite. Tutte queste patologie arrivarono dal continente americano…
Nel 1845 in una serra in Inghilterra si scoprirono delle viti infestate da un fungo, l’oidio. A causa del suo aspetto, venne chiamato anche Mal Bianco. Nel 1849 arrivò in Francia, e nel 1850 venne trovato in Italia. All’inizio non si conosceva la causa della malattia, e c’era chi ne attribuiva le responsabilità alla diffusione delle ferrovie:
dicendo che era colpa del fumo dei treni se si venivano a creare queste polveri biancastre Qualcuno addirittura invece al sud disse che era colpa dell’Etna perché nel 1843, quindi pochi anni prima, c’era stata una grande eruzione e si diceva che fosse stata proprio l’Etna a causare la comparsa di di queste polveri
In tempi relativamente brevi, però, si scoprì che lo zolfo contrastava la crescita del fungo. Non fu facile, perché le solfatare note all’epoca erano poche ed il monopolio del commercio dello zolfo era in mano all’Inghilterra, ma comunque un rimedio era stato trovato.
Pochi anni dopo, però, nel 1863, nella Francia del sud iniziarono a morire alcuni vigneti, poi altri, e ci si rese conto che si trattava di una nuova patologia ma più complessa della precedente in quanto:
la loro morte era progressiva. La pianta si indeboliva perdeva di forza e progressivamente seccava; quando i botanici cercarono di capire da cosa arrivasse questa malattia dopo che un vigneto, due, tre iniziarono ad essere distrutti non riuscirono però a capire la causa. Analizzarono le foglie, analizzarono i grappoli, cercarono di capire se vi fosse qualche infezione, qualche fungo come era stato l’oidio, addirittura andarono a cercare se ci fossero nel terreno delle piante infestanti che potevano danneggiare la pianta, ma non trovarono niente di tutto questo. Eppure la malattia andava avanti
Fu soltanto nel 1868 che un botanico francese, Jules Planchon, ebbe l’idea di far sradicare una vite morente ed esaminare le radici con la lente di ingrandimento, arrivando così a scoprire che la causa della strana malattia era un insetto microscopico, la Fillossera della vite, che infestava le radici delle piante. Dopo vati tentativi di bloccare la diffusione del parassita, usando anche metodi contro-intuitivi come l’allagamento dei vigneti (e no, le viti non morivano, ma la Fillossera si), si scoprì che il solfuro di carbonio distruggeva il patogeno.
Intanto nel 1879 la Fillossera era arrivata anche in Italia, provocando danni gravissimi: all’inizio della Prima Guerra Mondiale circa un quarto dei territori coltivati a vigneto era perduto.
Tuttavia, nel 1878, era arrivata in Europa (ed in Italia) la terza patologia: la Peronospora della vite…
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