Italia e Francia hanno presentato quasi contemporaneamente i loro orientamenti per le prossime leggi di bilancio, una coincidenza che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana, che ha dedicato ampio spazio alla manovra francese e in particolare al suo deficit: il 2,8 per cento del Pil. In molti si sono limitati a dare la notizia senza approfondire, e il numero è stato subito ripreso da Luigi Di Maio, impegnato nelle trattative con il ministro dell’Economia per ottenere più margini di manovra per la sua legge di bilancio: “Se Macron fa il 2,8 perché non possiamo farlo anche noi? Dopotutto anche l’Italia è un stato sovrano”, ha detto il vice-presidente del Consiglio.
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