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L’economia ai tempi della guerra russo-ucraina / 30 maggio – 12 giugno

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Guerra in Ucraina, che fine hanno fatto gli oligarchi?

Su segnalazione di Qwerty

L’Osservatorio Balcani e Caucaso descrive come gli oligarchi ucraini stiano reagendo al conflitto. L’invasione russa li ha colti in un momento critico, in cui Zelenskij – nonostante fosse stato appoggiato all’inizio da uno di essi, Ihor Kolomojs’kij – stava per passare una legge contro il conflitto d’interessi. La guerra ovviamente ha rimescolato le carte, e le reazioni degli oligarchi sono state varie: molti sono fuggiti dal paese, Medvedchuk – un amico personale di Putin- è stato perfino arrestato, mentre Kolomojs’kij sta tenendo un basso profilo. Il caso più singolare è però quello dell’uomo più ricco d’Ucraina, Rinat Achmetov, che tra le altre cose è anche il proprietario della famosa acciaieria Azovstal. Achmetov era uno stretto collaboratore di Yanukovich, aveva perseguito per anni una politica filorussa, e aveva tentato di mediare con le autorità separatiste del Donbass: ora però sta sostenendo chiaramente l’Ucraina, con numerose dichiarazioni pubbliche e donazioni private. Non si sa ancora se il conflitto segnerà l’inizio di un nuovo e più sano rapporto fra capitale privato e vita pubblica, o se semplicemente provocherà la sostituzione di alcuni oligarchi con altri, come temono alcuni osservatori:

“È da ingenui credere che il sistema oligarchico scomparirà sullo sfondo delle ostilità. Le persone che sono diventate oligarchi sulla scia degli anni Novanta hanno sfruttato appieno le opportunità che si sono aperte dopo il crollo dell’URSS. Nulla impedisce a queste stesse persone di cogliere le opportunità in un’Ucraina postbellica. Soprattutto ora che lo stato sta diventando l’attore principale dell’economia”, afferma l’analista politico Oleksandr Kočetkov.


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