La solitudine dei senzatetto nei giorni del coronavirus
Un reportage pubblicato su Internazionale indaga le conseguenze delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19 sulla macchina dell’accoglienza e assistenza dei senza fissa dimora nella Capitale.
Benício è solo in un altro modo. Seduto su una panchina di piazza dei Siculi, nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, si gode gli ultimi raggi di sole di un pomeriggio di metà marzo. Alza gli occhi ai rami secchi dei tigli sopra la sua testa e dice che è stata una buona giornata, calda, silenziosa, ma che la temperatura scenderà. Se è così attento alla temperatura è perché la notte la passerà qui. Lo fa da quando un anno fa è arrivato dal Brasile. “La situazione era diventata insostenibile”, dice, “da troppo tempo c’era una persecuzione contro di me”. Benício (il nome è di fantasia) è nato in un piccolo centro a nord di Rio De Janeiro, dove poi ha studiato per diventare ingegnere informatico. Dice che la persecuzione contro di lui è cominciata quando aveva 13 anni. Dopo la laurea ha lavorato per un po’, ma piano piano ha mollato tutto e con i soldi che aveva è venuto in Italia. Oggi ha 34 anni e indossa una mascherina. “Me l’ha data un amico”, dice, “ma sto bene, me la metto per precauzione”. Sa del Covid-19 e cerca di proteggersi come può. “Mi lavo le mani il più possibile, ma per strada è difficile stare puliti”. Ci sono stati giorni in cui le parole e i discorsi che gli uscivano di bocca erano avviluppati nel delirio persecutorio, ma ora sembra stare meglio. È stanco, però, dopo molti mesi è riuscito a rifare il passaporto che gli avevano rubato e ora spera che il fratello gli mandi dei soldi per tornare nel suo paese.
Cosa è cambiato nell’approccio del Regno Unito
Un articolo del Financial Times e uno di Buzzfeed spiegano perché il governo britannico ha iniziato a considerare misure più forti.
The approach was found to be unworkable. “Our most significant conclusion is that mitigation is unlikely to be feasible without emergency surge capacity limits of the UK and US healthcare systems being exceeded many times over,” perhaps by as much as eight times, the report said.
In this scenario, the Imperial College team predicted as many as 250,000 deaths in Britain.
“In the UK, this conclusion has only been reached in the last few days,” the report explained, due to new data on likely intensive care unit demand based on the experience of Italy and Britain so far.
“We were expecting herd immunity to build. We now realise it’s not possible to cope with that,” professor Azra Ghani, chair of infectious diseases epidemiology at Imperial, told journalists at a briefing on Monday night.
Le simulazioni del Washington Post
Il Washington Post propone una spiegazione semplice, con simulazioni visuali, di come funzionano e di cosa ottengono i vari provvedimenti di contentimento del virus.
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