Le mascherine prodotte con le stampanti 3D
Un articolo di The Verge parla delle mascherine stampate da Cristian Fracassi and Alessandro Romaioli.
COVID-19 e la prossima pandemia
Il Tascabile pubblica un’intervista al giornalista scientifico statunitense David Quammen, autore del saggio su virus e pandemie intitolato Spillover.
Partiamo dal video delle scimmie: che cosa ci racconta?
Ci ricorda innanzitutto che gli animali selvatici – come quei macachi, che sembrano così intelligenti e innocui per l’uomo – non sono animali da compagnia. Sono creature selvatiche, che vengono attratte dalle offerte di cibo umano grazie al loro naturale opportunismo e a causa delle crescenti difficoltà che incontrano a trovare abbastanza cibo altrove. Per questo vanno nei templi o in altri luoghi dove gli umani si ritrovano, per turismo o per culto, e accettano volentieri quelle che per loro sono vere prelibatezze. Anche direttamente dalle loro mani.
Ed ecco un modo eccellente, per gli umani, per infettarsi con un virus dei macachi: l’innaturale contatto ravvicinato tra la nostra specie e la loro. E questo nonostante sappiamo che uno dei virus che li infettano, della famiglia degli herpes chiamati B (o, appunto, virus dei macachi), possa infettare anche l’uomo, sia pure raramente. E quando accade, il tasso di mortalità è superiore al 50%.
L’evoluzione del contagio in Italia, per regione e per provincia
Su questa pagina si può vedere un monitoraggio dell’evoluzione del contagio in Italia e confrontare i dati delle diverse regioni e provincie.
La solitudine dei senzatetto nei giorni del coronavirus
Un reportage pubblicato su Internazionale indaga le conseguenze delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19 sulla macchina dell’accoglienza e assistenza dei senza fissa dimora nella Capitale.
Benício è solo in un altro modo. Seduto su una panchina di piazza dei Siculi, nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, si gode gli ultimi raggi di sole di un pomeriggio di metà marzo. Alza gli occhi ai rami secchi dei tigli sopra la sua testa e dice che è stata una buona giornata, calda, silenziosa, ma che la temperatura scenderà. Se è così attento alla temperatura è perché la notte la passerà qui. Lo fa da quando un anno fa è arrivato dal Brasile. “La situazione era diventata insostenibile”, dice, “da troppo tempo c’era una persecuzione contro di me”. Benício (il nome è di fantasia) è nato in un piccolo centro a nord di Rio De Janeiro, dove poi ha studiato per diventare ingegnere informatico. Dice che la persecuzione contro di lui è cominciata quando aveva 13 anni. Dopo la laurea ha lavorato per un po’, ma piano piano ha mollato tutto e con i soldi che aveva è venuto in Italia. Oggi ha 34 anni e indossa una mascherina. “Me l’ha data un amico”, dice, “ma sto bene, me la metto per precauzione”. Sa del Covid-19 e cerca di proteggersi come può. “Mi lavo le mani il più possibile, ma per strada è difficile stare puliti”. Ci sono stati giorni in cui le parole e i discorsi che gli uscivano di bocca erano avviluppati nel delirio persecutorio, ma ora sembra stare meglio. È stanco, però, dopo molti mesi è riuscito a rifare il passaporto che gli avevano rubato e ora spera che il fratello gli mandi dei soldi per tornare nel suo paese.
Cosa è cambiato nell’approccio del Regno Unito
Un articolo del Financial Times e uno di Buzzfeed spiegano perché il governo britannico ha iniziato a considerare misure più forti.
The approach was found to be unworkable. “Our most significant conclusion is that mitigation is unlikely to be feasible without emergency surge capacity limits of the UK and US healthcare systems being exceeded many times over,” perhaps by as much as eight times, the report said.
In this scenario, the Imperial College team predicted as many as 250,000 deaths in Britain.
“In the UK, this conclusion has only been reached in the last few days,” the report explained, due to new data on likely intensive care unit demand based on the experience of Italy and Britain so far.
“We were expecting herd immunity to build. We now realise it’s not possible to cope with that,” professor Azra Ghani, chair of infectious diseases epidemiology at Imperial, told journalists at a briefing on Monday night.
Dal Post:
“I numeri della Lombardia non significano più nulla”
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