Perché la Grecia è riuscita a contenere il coronavirus, e la Spagna e l’Italia no?
di Perodatrent
Il Greek Reporter ripubblica un articolo dal blog del politologo Takis Pappas, studioso dei rapporti tra populismo e democrazia.
Di fronte ai dati dell’epidemia in Italia, Spagna e Grecia ci si può domandare quale è stata la ragione del progredire dei casi in Italia e Spagna, mentre la Grecia è riuscita a limitarne il numero.
Secondo l’autore, la risposta è la chiusura delle attività pubbliche, avvenuta in Grecia molto prima che negli altri paesi. A sua volta, questa chiusura è stata resa possibile dalla diversa situazione politica, che vede nei governi italiano e spagnolo la presenza di forze populiste.
L’Automotive ai tempi del COVID-19
di Jeby
L’industria automobilistica mondiale sta subendo una battuta d’arresto totale. CNet stila una lista, marchio per marchio, degli impianti produttivi chiusi nel mondo.
ACEA mette a disposizione una mappa interattiva che mostra la situazione europea, la perdita di produzione e il numero di impiegati che stanno subendo le conseguenze della chiusurea, Paese per Paese. In totale più di 1 milione di impiegati.
Sul Corriere (a pagamento) uno studio di Barbieri per Deloitte mostra le ripercussioni sull’industria mondiale, il cui effetto è aumentato dall’uso di strategie just in time e dalla filiera sempre più internazionale. A rischio slittamento anche la spinta sull’elettrico, anche per la massiccia dipendenza dalla Cina.
Quattroruote riporta i contenuti di una call conference tra i rappresentanti delle maggiori Case Automobilistiche tedesche e il cancelliere Angela Merkel in cui si affrontano anche temi relativi alla discussione sulle politiche economiche europee in questo periodo di crisi
Non è di aiuto se un Paese fa un passo in avanti e poi tutto in Italia o in Spagna è ancora fermo
La fede ai tempi del coronavirus: gli italiani e le “messe virtuali” da casa
di sanpol
Il National Geographic racconta le messe online in Italia.
Il dolore causato dalla pandemia del COVID-19 è stato particolarmente intenso in Italia, una nazione di 61 milioni di persone. Al 6 Aprile il bilancio delle vittime ha superato quota 16.500 – molto più delle vittime registrate in Cina, un paese di 1.4 miliardi di persone.
Cosa c’è da capire sugli asintomatici se vogliamo sconfiggere il Coronavirus
di JJ
ProPublica’s health reporter Caroline Chen explains what the conversation around asymptomatic coronavirus carriers is missing, and what we need to understand if we’re going to beat this nefarious virus together.
L’articolo si può leggere su Pro Publica.
Fewer deaths in Veneto offer clues for fight against coronavirus
di LaVerdeIrlanda
Questo articolo apparso sull’Irish Times prova a spiegare come le diverse strategie adottate dalla Veneto e dalla Lombardia abbiano portato a tassi di mortalita’ completamente diversi, nonostante le due regioni avessero avuto i primi focolai di coronavirus in contemporanea.
“Struck by a human catastrophe unseen in Europe outside of war, with military trucks taking away corpses from the city of Bergamo, Lombardy has a death rate of 17.6 per cent.
Nearby Veneto’s stands at 5.6 per cent. While virologists caution that the percentage death rate is closely tied to the level of testing, they also attribute the gap to other factors, such as Veneto’s reluctance to hospitalise compared with its neighbour.”
Dal Post
Cosa prevede il decreto sulla scuola
Anche in Toscana sarà obbligatorio indossare la mascherina protettiva nei luoghi pubblici
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