Leonardo Bianchi su Valigia Blu parla di Murdoch e l’“eredità” che lascia: un’influenza va ben oltre le televisioni e i giornali che possiede.
Il vissuto di Murdoch illustrato da Bianchi è segnato da scandali di ogni tipo, interferenze con il processo democratico di vari paesi – Stati Uniti in primis – e l’indissolubile intreccio con la destra radicale e populista.
Dal momento dell’annuncio, infatti, Murdoch è stato definito un “avvelenatore di pozzi”, un “pericolo enorme per la democrazia”, l’uomo che ha lasciato gli Stati Uniti “più arrabbiati e più divisi che mai dai tempi della guerra civile”, un dottor Frankenstein che ha creato tanti mostri (su tutti Donald Trump), il “cattivo della crisi climatica” (per aver dato ampio spazio alle tesi negazioniste) nonché “una macchia sulla psiche del mondo”.
In altre parole: una specie di tiranno a capo del più grande impero mediatico del male della storia.
Ma com’è riuscito a concentrare così tanto potere? Che conseguenze profonde ha avuto questa accumulazione senza precedenti? E quale sarà il futuro dell’impero?
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