Il Des Moines Register riporta la notizia che il numero degli aborti praticati in Iowa è aumentato negli ultimi due anni, dopo essere costantemente calato negli anni precedenti.
The number of abortions performed in Iowa climbed nearly 14% in 2020, after jumping 25% the previous year, new state data show. Iowa had seen years of steady declines in abortions before 2019. But that trendline has changed.
I nuovi dati hanno suscitato un dibattito tra i sostenitori della libera scelta femminile e i pro-life locali. Secondo i primi l’aumento delle interruzioni di gravidanza è conseguenza di una decisione dello stato che nel 2017 ha deliberato di togliere i fondi a Planned Parenthood, l’organizzazione che di occupa della salute riproduttiva delle donne, compresi gli aborti per le gravidanze indesiderate. A causa di questa decisione le donne non avrebbero avuto la possibilità di farsi prescrivere i contraccettivi a prezzo scontato.
Janet Petersen, membro democratico del Senato dello Iowa, ha dichiarato di non essere sopresa da questi nuovi dati:
I once again think that when they take family planning services away from Iowans and expect abortion numbers to drop, they’re just kidding themselves.
Secondo i pro-life l’accesso alla salute riproduttiva viene comunque garantito da altri fornitori di prestazioni e l’aumento degli aborti è da attribuirsi a una sentenza della locale Corte Suprema che nel 2018 ha stabilito che la costituzione dello stato considera l’aborto come un diritto fondamentale.
Maggie DeWitte, executive del gruppo Iowans for Life, ha contestato la teoria secondo cui i numeri dell’aborto stanno aumentando perché Planned Parenthood è stato escluso dal programma pubblico di pianificazione familiare. DeWitte sostiene che il controllo delle nascite è ancora ampiamente disponibile in tutto lo stato e che la sentenza della Corte Suprema ha mandato il messaggio che “l’aborto è OK”:
People look to the law to determine what to believe.
Immagine da Wikimedia Commons
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