Su suggerimento di @Massimo011.
L’Espresso indaga un mondo per lo più sconosciuto e senza chiaro inquadramento legale. Quello dei “contractors” italiani che, tra lecito ed illecito, fanno parte di forze di sicurezza al soldo di eserciti o di privati e danarosi businessmen.
parallelamente all’emergenza terrorismo islamico un’impennata di richieste di contractor da tutto il mondo sta infatti arrivando negli ultimi mesi da compagnie petrolifere e multinazionali in Iraq, Siria, Afghanistan, Libia, Egitto e Nigeria. Con il risultato che anche centinaia di italiani si stanno mobilitando per partire. Fra di loro anche molte donne.
Immagine da Wikimedia Commons.
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