A cura di @Mirror.
Per Carlo Mazza Galanti, una diversa idea di Occidente e di Mondo contribuirebbe a una migliore valutazione del fenomeno migratorio.
Una grossa quota di migrazioni (diciamo pure la maggior parte) è dunque, oggi come in passato, determinata da fattori economici. Persone disposte ad abbandonare tutto e correre dei rischi enormi per il desiderio di emergere economicamente, di viaggiare in quella che appare ai loro occhi, spesso molto istintivamente e confusamente, come una prima classe planetaria.
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Il problema è proprio ciò che immaginano di non possedere, e come questo sia prodotto tanto da uno stato di cose reali (perché siamo oggettivamente più ricchi), quanto dall’ingenuità e dall’ignoranza “loro” di come effettivamente siamo “noi”, quanto infine – e soprattutto – dall’immagine che noi stessi proiettiamo nel mondo. Non si può certo negare che la nostra società abbia raggiunto standard di vita e traguardi notevoli, ma neppure la capacità di sovrastimare il benessere di cui godiamo da parte di chi lo guarda da lontano, e il fatto che in termini relativi, e sotto molti riguardi, siamo molto meno ricchi e realizzati e benestanti di quello che sembra.
Immagine tratta da Wikimedia Commons.
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