A dispetto dell’accusa di essere progressista e “liberal” mossa da Trump alla Silicon Valley e alle sue piattaforme, in questa settimana un’ondata di articoli e segnalazioni hanno messo in luce il modo in cui queste stesse piattaforme sono invece usate dalla destra estrema, dagli Stati Uniti al Brasile. C’è chi arriva a dire che tali strumenti abbiano contribuito a radicalizzare a destra mezzo mondo, tralasciando le ragioni politiche e sociali alla base di questo spostamento.
L’articolo continua su Guerre di rete, la newlsetter di Carola Frediani
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