Scientific American ospita un articolo di David Spiegelhalter, statistico a Cambridge e collaboratore di numerose riviste scientifiche.
L’autore richiama la constatazione che la nostra conoscenza del mondo empirico è quasi sempre incerta, e ricorda le difficoltà che incontriamo quando vogliamo esprimere in forma quantitativa la nostra incertezza. Poi passa a esporre la sua tesi, cioè che ogni uso pratico del concetto di probabilità implica dei giudizi soggettivi espressi come numeri, e discute la difficoltà di mettere in relazione i nostri giudizi mentali con la realtà del mondo circostante.
L’articolo si conclude ricordando gli inventori del concetto di probabilità soggettiva (Frank Ramsey e Bruno de Finetti), e la dimostrazione che
starting from a specific, but purely subjective, expression of convictions, we should act as if events were driven by objective chances.
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