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Quando l’arte conquista il mondo dei videogiochi

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Il BoLive ci parla di come negli ultimi anni, i videogiochi abbiano raggiunto livelli grafici straordinari, avvicinandosi sempre più all’arte visiva.
Molti sviluppatori si ispirano esplicitamente a movimenti artistici e grandi maestri del passato per creare esperienze immersive e visivamente evocative. Titoli come 11-11 Memories Retold, Ico, echochrome, Ōkami e Monument Valley fondono estetica e gameplay, rendendo l’arte parte integrante della narrazione e dell’interazione. Le influenze spaziano dall’Impressionismo di Monet al Metafisico di De Chirico, fino alle geometrie impossibili di Escher e alle pitture giapponesi Ukiyo-e. L’arte, nei videogiochi, non è solo decorazione: è linguaggio, atmosfera e significato.

Il senso di solitudine, gli spazi vuoti, le architetture imponenti e la malinconia si inseriscono in un’atmosfera quasi onirica, comune sia alla pittura metafisica di De Chirico che al videogioco di Ueda.


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